Una montagna di m

somari

È davvero una montagna di quella sostanza lì, quando i terrapiattisti ti entrano in aula. Hai voglia a sforzarti di spiegare il razionalismo e la logica, la critica e la confutazione, cioè le basi del ragionare corretto che tutti usiamo più o meno quotidianamente: basta una trasmissione televisiva infarcita di luoghi comuni su uno dei tanti canali commerciali e la frittata è fatta: gli adolescenti vanno nel panico e la terra torna a essere piatta. Come era prima che Cristoforo Colombo attraversasse le Colonne d’Ercole.

I terrapiattisti non credono soltanto che la terra sia piatta. Credono anche un sacco di altre cose che fatico a scrivere perché il pc fa le bizze ogni volta che ci provo. Non tutti credono a tutto, ma praticamente tutti professano certezze su alcuni di questi argomenti: scie chimiche, torri gemelle, astrologia, Elvis Presley vivo, Hitler vivo, dialogo con i morti, Area 51 (deserto del Nevada), déja vu, esplorazione della luna, forme di vita nell’universo… potrei continuare a lungo, ma non farei che abusare del tempo a disposizione.

A volte viene voglia di implorare la censura televisiva. Il rischio è che la censura si accanisca sulla parte sbagliata. Non mi stupirei, visto il proliferare e l’audience di simili panzane televisive.

Comunque no alla censura, tanto per essere chiari.

Ho avuto la sventura di affrontare l’argomento in una classe di quattordici e quindicenni.

Vogliono conferme, vogliono certezze, sono curiosi, non sanno a chi rivolgersi, simili programmi li disorientano.

Teoricamente è bello che chiedano a un formatore. Teoricamente, dal punto di vista del formatore, è un piatto ricco in cui sguazzare per demolire superstizioni e televisioni.

Tuttavia non ci sono mai riuscito. Ogni argomento che si può mettere in campo per contrastare la superstizione viene controbattuto da un’ulteriore superstizione. E fino a qui, passi. Si potrebbe confutare anche quella e comunque è possibile confutare qualsiasi superstizione semplicemente ricorrendo al metodo scientifico che fu di Galileo Galilei.

Tuttavia quando tu sei impegnato a controbattere colpo su colpo, domanda su domanda, le domande si fanno così frequenti, impetuose, urgenti che diventa impossibile (comunque diventa impossibile per me) mantenere un minimo di parvenza di classe, formazione, insegnamento, scuola o chiamiamola come più ci piace. Nel mio caso in neanche mezz’ora l’aula è un caos: chi fa domande e non ascolta risposte, chi risponde a domande altrui, chi non fa niente, chi vuole andare in bagno, chi ne approfitta per uno spuntino, qualcuno riesce ad addormentarsi (e questo lo invidio), e quando due arrivano quasi alle mani allora blocco tutto e faccio una scenata.

Fine della lezione. Ha vinto la cattiva televisione. Ogni volta, davvero, ogni volta, mi girano le balle. Eppure ogni volta mi accade di nuovo. Destino? Se il destino non fosse qualcosa di prossimo alla superstizione, potrei prendere in considerazione l’ipotesi.

La prossima volta proverò a rispondere con la teoria della montagna di me*da. E’ un po’ lunga da portare in un’aula in un’ora di lezione, ma può aiutare. Consiste, in breve, nella tattica di confermare le superstizioni rincarando la dose. Le torri gemelle sono state abbattute dalla CIA? Verissimo! e per puro caso non sono riusciti a prosciugare le cascate del Niagara.

Hitler è sopravvissuto al bombardamento di Berlino? Certo! È scappato in Norvegia travestito da infermiera e poi si è trasferito in Argentina (a Cordoba, per essere precisi) dove ha aperto un negozio di ferramenta. Le scie chimiche? Sono una certezza. Ma il problema più grande è che gli uomini in nero hanno ormai contaminato tutta l’acqua dolce della Terra.

E via così, di esagerazione in esagerazione, fino a quando capiranno che chiunque, per il solo fatto di avere la lingua in bocca, può sostenere ogni strampalato teorema, soprattutto se non si cura di fornire prove e documentazione valida di ciò che afferma. E magari si faranno la famosa risata che seppellirà simili sciocchezze.

Pubblicato da divarioscolastico

Faccio formazione nei CFP e nelle agenzie formative da 15 anni.